FOTOCAMERE

l’evoluzione tecnica fino ai primi del ‘900. Il soffietto

Di Alfredo Corrao. Prima pubblicazione in “ImagoRomae”, giugno 2011

#3. Il soffietto

Il soffietto di una fotocamera da “campagna”

Il già citato soffietto fu la prima grande innovazione tecnica apportata alla fotocamera. La sua adozione portò infatti alla nascita di un nuovo tipo di fotocamera a “corpi mobili” che ben presto si distinse in modelli da studio e da campagna.

È la famiglia Lewis, il padre William ed il figlio William Henry, proprietaria di un’azienda costruttrice di fotocamere e di altre attrezzature legate al procedimento fotografico dagherrotipico, ad introdurlo nel 1851. Inizialmente realizzato in stoffa (poi in pelle o tela gommata o verniciata) il soffietto collega, mantenendo l’oscurità all’interno, la parte posteriore dove è posizionata la lastra fotosensibile alla parte anteriore dove è fissato l’obiettivo. Tale soluzione consente alla standarta posteriore di muoversi rispetto a quella anteriore e di realizzare in tal modo la messa a fuoco in maniera molto più precisa di quella ottenibile dallo scorrimento delle cassette di legno.

Il brevetto che l’azienda ottiene nel 1851 (US 8513) riguarda non solo tale modifica, ma anche una variante finalizzata a rimuovere più rapidamente il vetro smerigliato di messa a fuoco per sostituirlo con la lastra argentata ed effettuare la ripresa.

I Lewis, di fatto personaggi poco noti rispetto ai grandi nomi che segnano la nascita e l’evoluzione delle fotocamere, entrano a pieno titolo nella storia della fotografia grazie al soffietto il quale, per la sua versatilità non verrà più abbandonato e che troverà applicazione in milioni di fotocamere dei più diversi formati, dalle lastre di dimensioni più grandi fino alla pellicola da 35 mm.

In realtà le origini del soffietto in fotografia sembrano incerte. Pare che alla Société d’Encouragement nel 1839 sia stata presentata una macchina con soffietto dal barone Armand Pierre de Séguier; alcune fonti fanno invece risalire l’invenzione al russo S. L. Levitsky (1819-1898). Il soffietto, comunque, oltre che consentire di variare con disinvoltura il tiraggio del corpo, introdusse la possibilità di cambiare le ottiche: una possibilità utilizzata molto spesso già nel XIX secolo ma preclusa alle cassette scorrevoli che erano “ad ottica fissa”.